martedì 9 dicembre 2008

Armando Novo, 84 anni, Trifulau

Verduno, dicembre 2008
Armando Novo e il cane Leo




The Truffles of Alba Sights & Activities

The scientific name of this subterranean fungus is Tuber Magnatum Pico, better known as the White truffle of Alba, from the name of the ancient city, Alba Pompeia, which also gave birth to the Roman Emperor Pertinax. This truffle, known in the local dialect as "trifola" and rated by all the experts as the very best, is found in a restricted hilly area of the "Langhe" and in part of the Monferrato district.
In ancient times, it was thought that the truffles derived from bolts of lightning that fell close to the trees. In actual fact, they grow spontaneously only under certain trees, in particular oaks, willows, limes, poplars and cherry trees.
Gathering truffles is an art based on an indivisible "duo": man's experience in identifying the most suitable trees and the infallible scent of his dog who, having identified the precise point, digs furiously to reveal the precious fragrant prize.
The highly prized white truffle, scientific name Tuber Magnatum Pico is considered to be the truffle par excellence because of its noteworthy commercial importance. It is also known as the Truffle of Alba or of Piedmont because it is particularly abundant in this region but it is also found, to a much lesser extent, in some areas of Central Italy and in the South of France. It takes it name from Alba but is present all over Piedmont in the Monferrato, Langhe and Roero districts and partly on the hill of Turin.
The truffle lives underground and the only way the truffle gatherer can bring it to light is to form an alliance with a dog with an extremely sensitive nose and specially trained to recognise the intense aroma of the truffle.
The person who searches for the precious tuber, "armed" with his dog, experience and good fortune, is known as a "tartufaio". To comply with the law, the tartufaio must have an identify document that permits him to search for truffles in areas where this is allowed. However, the tartufaio must always respect the surrounding countryside and other people's property. When his faithful companion senses the truffle at the point where it is hidden, he indicates this to the tartufaio who starts to dig with a special small spade until the precious treasure is uncovered. The tartufaio must then replace the clods of soil he has removed. For an expert truffle gatherer, all these operations are routine also because he usually wants to avoid leaving any trace of where he has found his prize.

Memorie di Verduno

Una lunga storia di guerra e d’amore


“Mi chiedo come abbiamo fatto a diventare così

vecchi con le vitacce grame che abbiamo fatto da giovani”
Carlo Fava, 91 anni, Verduno


“All’epoca dicevamo di Mussolini: quand’era Re prendevamo il caffè,
adesso che è Imperatore non ne sentiamo più l’odore”
Delfina Songia, 86 anni, Verduno


“La vita è una baracca e noi siamo i burattini che ballano”

Carlo Fava, 91 anni, Verduno

Verduno, la “Sentinella delle Langhe”, è un piccolo paese di collina, poche case e cascine riunite attorno a un campanile.
Oggi rinomata meta turistica per i suoi vini e per la qualità di una vita semplice, a stretto contatto con la terra e con i suoi prodotti, il Paese ha vissuto in passato momenti di estrema povertà e durezza: la guerra, la miseria, l’occupazione tedesca e la guerra partigiana, la fame, la fillossera (un insetto che attacca le radici delle viti europee distruggendo irrimediabilmente interi raccolti).
Sono ricordi di cui non rimangono tracce visibili tra i vigneti ordinati e ben tenuti, le case recentemente restaurate, le osterie e i ristoranti che attraggono turisti da ogni parte.
Ricordi, tradizioni e costumi che sembrano appartenere a epoche lontane, mentre invece sono ancora ben vivi nella memoria degli anziani del paese, i protagonisti di una Storia ancora tutta da raccontare.
Il Documentario narrerà la storia recente di Verduno attraverso la voce diretta dei suoi abitanti, andando a colmare una lacuna storiografica, che vede le ricerche sul paese ferme al periodo pre-bellico. La narrazione coprirà un arco temporale lungo quasi un secolo, con una particolare attenzione per il ventennio fascista ed il periodo bellico, di cui i protagonisti sono gli unici testimoni diretti. Non mancherà uno sguardo sui nostri giorni, sulla Verduno del dopoguerra e di oggi vista da chi ha memoria del passato e non ha timore, se necessario, di giudicare e criticare cinquant’anni di trasformazioni che hanno modificato persone, luoghi, architetture.
Si presenta ai nostri occhi un’occasione unica e non ripetibile: raccogliere le testimonianze di una popolazione anziana tuttora attiva e partecipe della vita del paese: storie, ideali e valori che rischiano di essere dimenticati e che invece sono estremamente attuali.
E’ il momento di ascoltare.

Il luogo

Geograficamente, il Comune di Verduno è uno dei primi paesi delle Langhe, abbarbicato com’è su una ripida collina a breve distanza dal fiume Tanaro. Per secoli, il paese ha vissuto di una forma di agricoltura, fatta di pochi proprietari terrieri e una moltitudine di braccianti agricoli, che per la maggior parte della popolazione garantiva appena la sussistenza.
La seconda guerra mondiale sconvolge la vita del paese, fino ad allora povera ma serena: fin dal 1940 i giovani di Verduno vengono mandati a combattere in Abissinia, Egitto, Grecia, Albania.
Seguirà la Campagna di Russia e, dall’8 settembre del ‘43, l’occupazione tedesca e la lotta partigiana, che ha visto in Verduno un terreno di rastrellamenti e scontri armati.
Nel dopoguerra, il paese vive di rimando i fenomeni della modernizzazione e dell’industrializzazione: la popolazione si trasferisce nelle grandi città in cerca di lavoro, ma chi rimane continua la secolare tradizione agricola e vitivinicola. Questo “mancato sviluppo”, certamente non voluto nè cercato, è alla base dell’odierno sviluppo economico del Paese, fatto di viticoltura, di piccoli produttori, di turismo eno-gastronomico e culturale.
Gli anziani del Paese, testimoni e protagonisti di un secolo di storia, ci racconteranno di vicende e fatti lontani ma che appartengono anche a noi, perchè hanno segnato irreparabilmente il corso degli eventi e hanno formato la nostra esistenza.